Il faggio: un legno da mille usi
Di: karmagency20@gmail.com / Lebano
Per realizzare un mobile su misura, sia ordinato in falegnameria, sia fatto con le proprie mani, la scelta del legno è di fondamentale importanza, ognuno di essi ha infatti caratteristiche uniche e peculiarità ben precise. Oggi vedremo i vantaggi di costruire un mobile su misura in legno di faggio.
Indice
La storia del faggio
Il faggio è la grande mamma delle foreste europee, sotto i suoi rami nascono e proliferano centinaia di specie che, senza la sua ombra, non sopravviverebbero. Il tronco, tra i più belli della foresta, è alto e robusto e le secrezioni delle sue foglie evitano la proliferazione di piante infestanti e, quando cadono, sono un nutrimento fondamentale per il terreno. I faggi possono raggiungere l’altezza di 45 metri, un diametro di 2 metri e vive almeno 500 anni. Nonostante sia una pianta europea, lo troviamo anche in America dove è stato esportato alla fine del ‘700; oggi è talmente diffuso che lo si può ammirare anche a Central Park, i cui splendidi esemplari avranno sicuramente ricordato agli emigrati europei, il proprio paese d’origine.
Le proprietà del faggio
Per il tuo mobile su misura la scelta del colore è molto importante, poiché si dovrà integrare con il tuo arredamento. Per questo, ricorda che il legno del faggio ha un colore che varia dal crema chiaro al marrone rosato, con una densità media di 720 kg/m3. È molto resistente e non teme le piegature e la sagomatura, grazie all’utilizzo del vapore che lo ammorbidisce temporaneamente, rendendolo più elastico e lavorabile. Si lavora facilmente sia a mano sia a macchina, trattiene viti e chiodi ed è semplice da incollare.
L’utilizzo del faggio
La sua lavorabilità, accompagnata da un’eccellente resistenza, rendono questo materiale molto duttile per mobili e arredi su misura, sia da interno che da esterno. Lo si trova anche in molti utensili (manici, dorsi di spazzole, etc…), articoli sportivi e strumenti musicali. Se ne ricava anche un ottimo parquet.
Il legno di faggio nel Design
Di faggio è la celeberrima sedia n. 14 di Michael Thonet, realizzata a mano nel lontano 1859 a Boppard, nel centro della Prussia. Già all’inizio degli anni ’20 dell’Ottocento, l’ebanista stava cercando di realizzare una sedia più solida delle altre che, fino ad allora, richiedevano l’accostamento e la levigatura di vari pezzi di legno per fare una curva. Dopo numerosi tentativi, scoprì che listelli di legno umidi erano facilmente modellabili e, dopo essersi asciugati, mantenevano la forma. Ci mise anni ad affinare la tecnica finché non trovò la formula perfetta: usare vapore a 104 gradi per sei ore per ammorbidire il legno, e poi farlo asciugare per due giorni in un forno a 70 gradi. Thonet intuì la straordinaria portata della sua scoperta, così la brevetto è iniziò a produrre sedie in legno di faggio e paglia di Vienna, completamente fatte a mano.
La sua capacità di realizzare mobili su misura praticamente perfetti giunse anche alle orecchie del principe di Metternich, cancelliere dell’Impero austriaco che lo nominò Falegname della Real Casa d’Asburgo e gli fece realizzare le sedie per alcuni palazzi reali
Nel 1859 la consacrazione: Michael Thonet, al quattordicesimo tentativo, riuscì a realizzare una sedia in soli sei pezzi, uno dei quali era la spalliera che, per la prima volta nella storia, viene costruita in un unico pezzo dall’artigiano. Nasce così la sedia n. 14, icona di design e di stile dell’Art Nouveau, la sedia più conosciuta, imitata e venduta al mondo. Grazie a questa scoperta la storia dell’arredamento e del design non sarà più la stessa, la tecnica dell’artigiano Thonet, ancora oggi, è realizzata da molte falegnamerie per realizzare i migliori e i più resistenti mobili su misura.
Legno di faggio e curiosità
Tra il Piemonte e la Liguria si trova uno dei faggeti più belli d’Italia e lungo il sentiero che parte dalle Rocche Bianche (SV) e arriva alla colla di San Giacomo, si possono ammirare, in fila indiana, i 4 faggi di Benevento che, da oltre 200 anni, accolgono gli escursionisti. Le cortecce sono istoriate di date, nomi e promesse d’amore e il faggio più grande ha un diametro di 8,5 metri.
Il Bosco dei Cento Acri dove vivono Winnie the Pooh e i suoi amici, illustrato dalla magnifica matita di Alan Alexander Mine, è composto prevalentemente da faggi. Lo stesso protagonista vive all’interno di un albero di questa specie. Non sappiamo però di che legno siano i suoi mobili su misura…